(Prima edizione 2014)
Storia del sito
Precedentemente alla costruzione del Castello vi era in questa zona il sito romano di Bebiana, dalla famiglia gentilizia romana dei Baebius. Nel 1254 il castello viene citato tra i possedimenti della nobile famiglia Normanni Alberteschi, poi passa alle proprietà degli Anguillara, degli Orsini, dei Massimo, dei Peretti ed infine nel 1639 ai Falconieri, ai quali si deve la forma attuale.
Descrizione del sito
Il Castello colpisce per la sua imponente struttura medioevale, con le mura, il fossato, la torre di difesa e la bellezza architettonica degli edifici costruiti al suo interno. Dapprima si presentava come casale fortificato, poi nel corso dei secoli assunse la forma attuale. Nel XVII sec i principi Falconieri commissionarano all’architetto Ferdinando Fuga la realizzazione della chiesa e del nuovo scalone di accesso al piano nobile, mentre al pittore Pier Leone Ghezzi la decorazione degli interni. L’antica cantina del castello si trova a ridosso della torre ed è completamente scavata nella roccia viva. Nel 1938 durante lo scavo di un cunicolo di collegamento furono rinvenuti dei resti fossili tra cui due zanne di mammut.
Descrizione dei ritrovamenti
Al suo interno spiccano la Chiesa di S. Antonio Abate, un gioiello dei primi anni del settecento, opera del celebre architetto Ferdinando Fuga, con affreschi di Pier Leone Ghezzi. Al piano terra si trova la seicentesca Sala Peretti, con il soffitto a volta e il bel camino. Al Piano Nobile le Sale sono decorate con affreschi settecenteschi, perfettamente conservati, sempre opera del pittore Pier Leone Ghezzi, commissionati dai Principi Falconieri in occasione della visita del Papa Benedetto XIII° al Castello.
Nome del rilevatore: Fabiana Garro