Il nostro litorale, da Ostia fino a Civitavecchia, passando per Fiumicino – prosegue il Comitato – come d’altronde il resto del Paese, si è trovato in ginocchio, piegato dalla chiusura generale che ha colpito tutti i settori produttivi, nessuno escluso: Turismo, Aeroporto, Portualità, Agricoltura, Zootecnia, Terziario. Per questo è fondamentale in questa fase ripensare a un nuovo e più intelligente modello di sviluppo economico di questo tratto di marelaziale. Una nuova economia che crei sviluppo stabile e sia più rispettosa dei nostri ambienti di vita e dell’ecosistema di cui noi esseri umani siamo solo una piccola parte. Riteniamo che sia proprio il turismo il settore su cui puntare, capace di sprigionare la maggior fantasia innovativa. Ma non deve essere un turismo stagionale e di prossimità, come stato finora, piuttosto un turismo che duri tutto l’anno, una proposta che soddisfi sia il “mordi e fuggi”, ma anche il più redditizio e più esigente turismo “lento”. Come? Con la collaborazione, ed è questo l’invito che facciamo al Presidente Zingaretti, tra gli operatori economici e le tante Istituzione pubbliche coinvolte: Amministrazioni regionali, Comunali e Metropolitane, Autorità di Bacino e Portuali, Riserva Statale del Litorale, Soprintendenze e Parchi Archeologici, non dimenticando il pieno coinvolgimento del mondo del lavoro, dei sindacati e dell’associazionismo: in una parola con il pieno protagonismo dei territori e delle comunità capaci di decidere sul proprio futuro.

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